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Ristorazione: sostenibilità ambientale e economica

 

news-2.pngAi tempi del cambiamento climatico, i comportamenti di acquisto dei consumatori fuori casa stanno cambiando. Essi devono tenere conto dell’impatto ambientale, a cui tengono, ma allo stesso tempo fare i conti con il portafoglio, vista l’inflazione, per affrontare la sostenibilità economica.
È su questo “sottile” equilibrio che si è concentrato il sondaggio condotto da Too Good To Go in collaborazione con YouGov, che ha indagato sulle abitudini alimentari degli italiani e su come stiano cambiando in relazione agli scenari attuali.
Secondo il sondaggio, una maggiore sensibilità verso la questione climatica, come abbiamo visto anche nell’articolo precedente, un sentimento di opposizione al consumismo e un’attenzione particolare all’aspetto economico dello spreco stanno portando gli italiani a modificare le proprie abitudini o ad adottarne di nuove. news-3.pngQuesta attenzione verso uno stile di vita più sostenibile nei confronti dell’ambiente è accentuata anche dall’attuale contesto di inflazione crescente, che richiede nuove soluzioni. Ciò che emerge dalla ricerca è che l’impatto dell’inflazione ha notevolmente modificato il comportamento degli italiani: il 91% (più di 9 italiani su 10) ha infatti dichiarato di avere modificato le proprie abitudini per far fronte all’aumento dei prezzi e al minor potere d’acquisto. In particolare, in un’ottica di abitudini anti-spreco, il 43% degli intervistati decide di acquistare alimenti in quantità ridotte per evitare sprechi, il 38% pone una maggiore attenzione alla lista della spesa e, infine, il 48% analizza più attentamente la data di scadenza.
In vista dei mesi più freddi, dopo un’estate all’insegna del relax e della buona cucina, 1 italiano su 2, secondo la ricerca YouGov/Too Good To Go, ha ricominciato a preparare il pranzo da portarsi a lavoro (la tanto amata “schiscetta”) direttamente la sera prima, mentre prepara la cena. Questa scelta è dettata da esigenze sia economiche che dal desiderio di un approccio in cucina più sostenibile. Un trend che, di conseguenza, si associa anche a un minor consumo di pasti fuori casa: il 76% dichiara, infatti, di preferire pasti fatti in casa e di aver ridotto il numero di volte in cui si va al ristorante o si fa uso dei servizi di take away.

news.pngUno stile di vita più sostenibile per ridurre gli sprechi alimentari: le app anti-spreco
L’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione rimane una delle cause principali che stanno contribuendo a cambiare le abitudini alimentari degli italiani, ma non solo: il 49% dei partecipanti, infatti, dichiara che la scelta di adottare nuove pratiche sostenibili è sia di natura economica che ecologica. Il sondaggio conferma che 8 italiani su 10 sono alla ricerca di nuove soluzioni sostenibili utili per contrastare lo spreco alimentare.
Un esempio di queste soluzioni è rappresentato dall’app di Too Good To Go, che offre un’opportunità apprezzata non solo dai consumatori, ma anche dagli esercizi commerciali, per combattere lo spreco, offrendo soluzioni sia economiche che sostenibili. Non a caso, nel recente periodo, Too Good To Go ha registrato un importante incremento dell’utilizzo dell’app da parte degli utenti, registrando un aumento del 51% dei download nell’ultimo anno. Alla fine dell’anno, in Italia, ci sono quasi 8 milioni di utenti che hanno già recuperato oltre 3.700.000 pasti.

 

news-6.pngLo spreco alimentare non va in vacanza

Le dichiarazioni di Mirco Cerisola Country Director per l’Italia di Too Good To Go rilasciate a Horeca Channel Italia.
«In Too Good To Go ci impegniamo quotidianamente per combattere lo spreco, mettendo a disposizione dei consumatori, dei negozi e di aziende, strumenti facili ed efficaci, impegnandoci a responsabilizzare su una tematica così importante che coinvolge davvero tutti.
Secondo le previsioni di Demoscopica sono stimate nel corso del 2023 oltre 127 milioni di turisti e 215 milioni di presenze provenienti dall’incoming straniero.
news-4.pngL’aumento delle presenze, se rappresenta da un lato un segnale davvero positivo per il settore turistico italiano, dall’altra fa anche riflettere in un’ottica di consumo sostenibile e di spreco alimentare, se si considera, infatti, che nel nostro Paese si getta via una media di 183 grammi di cibo al giorno, che sono 67 kg all’anno, si può andare a stimare il potenziale spreco aggiuntivo, legato al turismo che è previso quest’anno: parliamo pensate di oltre 30.000 tonnellate di cibo.
news-5.pngPer far fronte a queste previsioni, abbiamo voluto incoraggiare gli utenti di due delle città più amate dai turisti, Roma e Firenze, proprio per contrastare lo spreco di cibo, pertanto durante l’estate, abbiamo lanciato una vera e propria sfida che abbiamo voluto chiamare “Lo spreco alimentare non va in vacanza”. Questo è un modo per sensibilizzare ancora di più le persone, che non devono abbassare mai la guardia su un tema così delicato ed importante.
Tanto si sta facendo, ma c’è ancora tanto da fare. E noi di Too Good To Go vogliamo continuare ad essere affianco delle persone per generare un impatto positivo sul pianeta».+

 

Articolo tratto da Pizza&core collection n 117

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26/09/2023


04/10/2023

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